In Africa, Asia e America Latina mangiare insetti fa parte di molte culture e pasti tradizionali. In tutto il mondo, le persone utilizzano circa 2.100 specie di insetti come cibo, e grilli e cavallette sono tra gli snack da strada preferiti al mondo.

Ma ne abbiamo realmente bisogno in Europa?

Vi esporremo il nostro personalissimo punto di vista, apolitico, apartitico, semplicemente vegan.

INSETTI IN TAVOLA

Se desideri esplorare il mondo dello sfruttamento di insetti, non ti resta altro da fare che impostare su Google la ricerca “insetti edibili” e scoprirai che mangiare insetti è una novità per i paesi europei ma non lo è certo per altri continenti nel mondo.

Circa 2.100 specie di insetti come cibo, e grilli e cavallette sono tra gli snack da strada preferiti al mondo. Vengono consumati in quasi 50 Paesi, inclusi Stati Uniti e Australia. Vengono anche menzionati come “cibi consentiti” nella Bibbia, Levitico 11:22, in cui Dio dice: “Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo”. 

Gli scarafaggi, che vengono comunemente mangiati in paesi come la Thailandia e il Madagascar, appartengono alla stessa famiglia di gamberi e gamberetti. In particolare, i gamberi sono spesso chiamati “scarafaggi del mare”, poiché hanno le stesse identiche abitudini alimentari degli scarafaggi di terra, cioè sono spazzini. Inoltre, appartengono allo stesso phylum, gli Arthropoda, e hanno gli stessi antenati. Quindi perché nei paesi occidentali mangiamo gamberi e gamberetti e consideriamo invece gli scarafaggi come parassiti? (GenV, 24/01/2023)

Esattamente, perché in Italia stiamo urlando alla scandalo? Ovviamente non parlo di chi è vegan, che giustamente ne ha piene le tasche di vedere altre specie sfruttate quando basterebbe consumare legumi, tofu, seitan etc. Ma parlo di chi si definisce onnivoro. Di cosa vi scandalizzate?

DOVE TROVEREMO IL POVERO INSETTO ACHETA DOMESTICUS?

Nelle ultime settimane sembra si sia scatenato il panico tra gli italiani e, di conseguenza, le condivisioni di post, meme, notizie vere/false/tendenziose sono aumentate a macchia d’olio.

Quello che noi facciamo, e che vi consigliamo di fare, è di andare sempre alla fonte dell’informazione, un’informazione che sappiamo essere, soprattutto in Italia, non libera da pressioni politiche ed economiche.

In questo caso la fonte è rappresentata dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea,

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/5 DELLA COMMISSIONE
del 3 gennaio 2023
che autorizza l’immissione sul mercato della polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus
(grillo domestico) quale nuovo alimento e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 

Qui di seguito, trovate i possibili alimenti dove potrebbe essere inserita la farina di acheta domesticus (ovvero il nostro povero amico grillo) e come dovrà essere etichettata, ovvero con la denominazione “polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico)”. Dovrà anche essere riportato che questo ingrediente può provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note ai crostacei e ai prodotti a base di crostacei, molluschi e acari della polvere.

Sarà tutto ben indicato. Se non lo fosse, la società che ha presentato la richiesta, ovvero la Cricket One Co. Ltd, al momento unico detentore dell’autorizzazione da parte dell’Unione Europea, e che già nel 2019 aveva

presentato alla Commissione una richiesta di tutela degli studi e dei dati scientifici di proprietà industriale presentati a sostegno della domanda, ossia una descrizione dettagliata del processo di produzione (3), i risultati delle analisi immediate (4), i dati analitici sui contaminanti (5), i risultati degli studi di stabilità (6), i dati analitici sui parametri microbiologici (7) e i risultati degli studi sulla digeribilità delle proteine (8),

sarà passibile di denuncia. Quindi, come sempre, leggete le etichette (ma questo vale per ogni ingrediente) e ricordatevi che siamo in Italia e in Unione Europea, ovvero le aziende non possono fare quello che vogliono a livello alimentare e che l’attenzione è massima al riguardo (magari potreste evitare di fare la spesa nei negozietti bangla o cinesi… ecco, questo potrebbe essere un buon inizio per evitare di mangiare cibo di dubbia produzione invece di far circolare meme o informazioni false).

La domanda presentata dalla Cricket One Co. Ltd

riguardava l’uso della polvere parzialmente sgrassata ottenuta da Acheta domesticus (grillo domestico) intero nel pane e nei panini multicereali, nei cracker e nei grissini, nelle barrette ai cereali, nelle premiscele secche per prodotti da forno, nei biscotti, nei prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita, nelle salse,

nei prodotti trasformati a base di patate, nei piatti a base di leguminose e di verdure, nella pizza, nei prodotti a base di pasta, nel siero di latte in polvere, nei prodotti sostitutivi della carne, nelle minestre e nelle minestre concentrate o in polvere, negli snack a base di farina di granturco, nelle bevande tipo birra, nei prodotti a base di cioccolato, nella frutta a guscio e nei semi oleosi, negli snack diversi dalle patatine e nei preparati a base di carne, destinati alla popolazione in generale.

Come detto sopra, ma lo ripetiamo, sarà tutto riportato in etichetta.

Vi invitiamo a leggere tutto il regolamento di esecuzione.

insetti a tavola

MANGIAMO GIÀ INSETTI OGNI GIORNO

Mangiare insetti non è un novità. Infatti,

sono pochi gli italiani a sapere che ogni anno in media il consumo inconsapevole di insetti si aggira sui 500 gr. Questi animali sono dei contaminanti alimentari comuni e la legge italiana ne tollera una piccola percentuale” spiega Rosantonietta Scramaglia, docente Università IULM e membro Comitato Scientifico CSS.

“Ad esempio, un bicchiere di aranciata può contenere fino a 5 moscerini e una barretta di cioccolato fino a 8 parti di insetti; nell’insalata, nelle marmellate, nei succhi di frutta, nelle passate di pomodoro e nelle farine sono in genere presenti parti di insetti, e il colorante alimentare rosso E120 è estratto dalla cocciniglia. (Scienza in rete, 23/04/2018)

Niente di nuovo quindi. E l’introduzione dell’acheta domesticus non è una novità. Nel 2018, infatti, è entrato in vigore il regolamento dell’Unione europea, parte della strategia “Farm to Fork”,  che disciplina il commercio e il consumo di novel foods (ossia gli alimenti non diffusi o preparati in Europa prima del 1997).

Con l’orizzonte di una Pac fortemente centrata sulla sostenibilità, l’ascesa sul mercato di alimenti proteici a basso impatto ambientale e un fabbisogno nutrizionale stimato in crescita del 70% al 2050 (fonte Fao), il comparto degli insetti per uso alimentare è destinato a ritagliarsi un ruolo di peso nel mercato del Food. (Il Sole 24 Ore, 04/05/2021)

Al momento, gli insetti che andranno al patibolo saranno: cavallette intere e macinate, larve di vermi della farina interi e macinati, larva di api mellifere, farina di grillo e i grilli essiccati. Sia ad uso umano che ad uso di mangimistica, ovvero per il settore pet e allevamento.

Questa proposta è in linea con i principi della strategia Farm to Fork, che mira a promuovere una produzione di alimenti e mangimi più circolare e sostenibile. L’uso all’interno della stessa specie, così come l’uso per i ruminanti, rimarrà vietato.

Nel mondo il mercato degli insetti ha superato i 55 milioni di dollari nel 2017e secondo Global Market Insights progredirà fino a toccare i 710 milioni di dollari a valore nel 2024. L’Ipiff stima che ogni anno in Europa siano prodotte più di 6mila tonnellate di proteine di insetti e le previsioni al 2030 sono di 3 milioni di tonnellate, con un potenziale di crescita compreso in un range tra i due e i cinque 5 milioni di tonnellate l’anno. (Il Sole 24 Ore, 04/05/2021)

Ahhh, ora è tutto chiaro: che gran giro di affari. Noi continuiamo a porre la domanda: ma produrre legumi, tofu, seitan, tempeh e surrogati di carne e pesce non va bene?

MA CHI SONO GLI INSETTI?

Ogni anno nel calendario dell’avvento, mi cimento nell’esplorazione di storie che coinvolgono animali di ogni specie. Nel 2022 è stata la volta degli insetti con il personaggio del Grande Bozzolo, spirito degli Insetti e grande demiurgo della Metamorfosi, in una sorta di Canto di Natale rivisitato.

Vi lascio un assaggio di questa storia e una riflessione finale. Vi consiglio altresì la lettura di Metamorfosi, siamo un’unica sola vita di Emanuele Caccia.

Massialot Scrooge era terrorizzato per due motivi: era convinto che gli spiriti non esistessero e aveva paura degli insetti!  

Il Grande Bozzolo interruppe subito il flusso dei pensieri del vecchio chef: “Com’è possibile che tu abbia paura degli insetti? Siamo dappertutto e siamo numerosi e siamo capaci di differenziarci come nessun’altra classe di viventi. Il 90% della biodiversità animale è dovuta al nostro dandismo anatomico: tra gli insetti vivi ci sono tra i 6 e i 10 milioni di specie. Siamo tutti intorno a te, ovunque! Come puoi aver paura di noi!

Inoltre, abbiamo la capacità di plasmarci corpi così diversi nel corso della nostra vita che per molto tempo avete creduto che avessimo poteri magici capaci di passare da una specie all’altra. Prendi me, il bruco, per esempio: ti voglio insegnare la Metamorfosi!”

Scrooge era incredulo: cambiare nel corso di una stessa vita individuale? Ma che stramberia era mai questa!

Il Grande Bozzolo continuò il suo racconto: “Noi bruchi, per esempio, trasformandoci in farfalla, produciamo nella nostra vita una diversità morfologica pari a quella che esiste tra specie diverse. Noi insetti riusciamo ad addomesticare la differenza a cui soltanto la molteplicità delle specie di dà accesso.

È da secoli che ammirate come fosse un evento inimmaginabile le nostre trasformazioni millenarie (anche se poi ci schifate come insetti). Eppure, come ha dimostrato il biologo Jan Swammerdam, questo cambiamento non è più straordinario di quello delle piante o dei fiori, non ha in sé niente di più nascosto o sorprendente delle erbe più infime e umili che crescono nei campi e che disprezzate al punto da tagliarle e deturparle. Ma, d’altronde, disprezzate anche noi, dunque di cosa ci stupiamo?”, disse il Grande Bozzolo.

Eppure, potreste imparare molto dal nostro approccio alla vita. Come sosteneva il naturalista Thomas Muffet a fine ‘500, se ogni politica è la scienza della diversità, per capire come vivere insieme vuoi umani dovreste rivolgervi a noi, maestri della diversificazione. Dal nostro punto di vista, ogni crescita è metamorfosi. Io oggi sono bruco e poi domani sono farfalla. Ma sono sempre io? O l’Io diventa Altro? Il mio Io diventa forse un Tu? Forse tu sei noi e noi siamo te.

Pensaci bene, Scrooge. Ogni cadavere è la vita e il pasto di altri viventi. Ma verso che lande desolate avete portato voi uomini questo concetto? Vi siete sottratti alla festa di altri esseri viventi, nonostante tutti gli esseri incarnati ecologicamente esistano in quanto cibo per altri esseri. E mentre vi sottraevate a questo cerchio, avete creato un inferno in terra per tantissime specie vivente che sono diventate non più esseri viventi ma solo cibo vivente.

Scrooge, voi umani non siete diversi da ciò che vi circonda, non siete diversi o superiori alle altre creature. Il fatto di sentirvi superiori vi ha portato a provocare l’estinzione di tutti i grandi predatori e a trasformare la predazione in qualcosa che voi fate agli altri, le specie che considerate inferiori, ma che voi non subite mai.

Ricorda, anche voi siete destinati a diventare cibo per altri viventi. Ogni vita è un atlante che si dispiega! Ogni metamorfosi è la prova che la forma di ogni vivente è la forma del mondo intero e che ogni vivente è metamorfosi del mondo. Cosa stai aspettando a costruirti il tuo bozzolo e cambiare modo di approcciarti al mondo che ti circonda?

LEGUMI, TOFU, SEITAN, TEMPEH E TANTE PROTEINE: ALTRO CHE INSETTI!

Noi vegani, da anni, promuoviamo il consumo di proteine vegetali come legumi, tofu, seitan, tempeh e tanti altri surrogati di carne e pesce ricchi di proteine nobili. Ci hanno preso in giro, deriso, messo in rete meme che sottolineavano quanto fossimo “sfigati” a mangiare queste proteine, e ora? A voi onnivori toccano gli insetti! 

L’Unione Europe è chiara in merito: il problema di carni, pesci e insaccati a livello di salute è enorme e lo è ancora di più il problema degli allevamenti intensivi.

Ma i legumi sono dei poveri, il tofu “che schifo”, il seitan “sa tut de carton”, il tempeh “non mangio cose orientali (peccato che sia prodotto in Italia), i surrogati “se devo mangiare finta carne allora mangio la carne vera”, etc etc…

Insomma, vi state lamentando degli insetti ma continuate a mangiare reni di qualsiasi animale (dove passa l’urina), polmoni, creste di gallo, trippa (dove passano le feci), cuore, palle di toro, animelle, ganassino (le guance dell’animale), lingua, zampe, codino, mammelle, lumache, ostriche vive, abbiamo il formaggio sardo con i vermi vivi, lampredotto (il quarto stomaco del vitello), crostacei, molluschi, qualsiasi tipo di pesce (come delfini, polpi)… onestamente di cosa stiamo parlando?

C’è un cimitero intero di animali che passano dal vostro stomaco e il problema sono gli insetti?

Vuoi approfondire la riflessione? Guarda il nostro video:

CONCLUSIONI

Quando si affronta l’argomento insetti e proteine animali, c’è sempre qualcuno che salta su stizzito dicendo: “Devo essere libero di scegliere!”. Verissimo.

Ma quanto la nostra scelta impatta su chi ci circonda?

Animali in massa allevati in sofferenza, uccisi per un fabbisogno di cui non abbiamo più bisogno, inquinamento che deriva da questi allevamenti, antibiotico resistenza correlata agli allevamenti, spreco alimentare del 40% di ciò che si produce, perdita della biodiversità per via di agricoltura intensiva per sfamare gli animali negli allevamenti… dobbiamo continuare?

Siamo a un punto di svolta cruciale della nostra evoluzione come umanità, come società che si è lasciata talmente disgregare da perdere di vista il benessere individuale e collettivo. 

Noi dal nostro umile punto di vista da 10 anni, con la nostra società, promuoviamo il consumo di proteine vegetali per portarle in tavola con varietà e gusto. Trovi i nostri corsi dedicati alle proteine vegetali, come Secondi Piatti Vegani Masterclass, e tutti i corsi Quattro Portate dove la proteina è sempre vegetale e tantissimi video sul nostro canale YouTube.

Spero che questo possa servire a sempre più persone che decidono di intraprendere una scelta vegan con consapevolezza e con la voglia di portare in tavola cibo cucinato ad arte per far contente le papille gustative di tutti gli ospiti e non far mai rimpiangere di aver mangiato un piatto 100% vegetale.

Grazie per avermi letto fin qui! Se vuoi puoi condividere l’articolo con le persone che sono interessante a questo argomento!

Tiziana Caretti